Sono certo che questi quattro giorni intensi sono rimasti nel cuore dei partecipanti. E mi manca, in modo quasi struggente ora, proprio quel clima di rispetto, ascolto e condivisione del desiderio di creare qualcosa di bello. E poi il confronto e lo scambio e l'aiuto reciproco per poter realizzare il proprio progetto, divenuto spesso un'iniziativa comune. E poi la Piave e la Piavesella, gli alberi, i campi, la gatta di casa, le more del gelso. ArtePiave è stata anche un'inno all'amicizia: con fiducia molte persone hanno messo il loro prezioso tempo, il loro impegno, il sorriso in un contenitore vuoto. Lo hanno riempito come acqua fresca e gli hanno dato forma e sostanza. Ringrazio tutti di cuore, gli amici visibili e invisibili che hanno partecipato ai nostri incontri.
Le belle alla Piave: Carla, Simonetta e Dagmar si godono il tramonto
Alessadro De Bei, Bruna e Andrea Fresu accolgono e festeggiano con le loro mani disposte a coppa una bellissima e leggiadra amica di ArtePiave
Alessandro Mason spiega a Francisco le modifiche apportate alla sua macchina sonora installata nella quieta Piave
Dalla riva assistiamo ammaliati al concerto di Andrea Berto che suona insieme alla macchina sonora
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